Il parco nazionale del Joshua Tree, è situato nel sud est della California.
Venne inizialmente istituito come monumento nazionale il 10 agosto del 1936 e poi elevato al rango di parco nazionale il 31 ottobre del 1994, quando il Congresso degli Stati Uniti d’America ha approvato il California Desert Protection Act, una legge mirata a tutelare il deserto californiano.
Il parco deve il suo nome alla Yucca Brevifolia (in inglese Joshua tree, cioè albero di Giosuè), la pianta caratteristica di quest’area, il cui nome fu dato da un gruppo di coloni mormoni, a metà del XIX secolo, in quanto la forma unica dell’albero, ricordò loro una storia tratta dell’Esodo biblico, nella quale Mosè alzava le braccia al cielo per pregare e solo quando le sue braccia erano alte, Giosuè e il suo esercito vincevano.
Situato a cavallo tra la contea di San Bernardino e il confine della contea di Riverside, il parco occupa una superficie di 3.199,59 km2, cioè per intenderci circa la metà della città metropolitana di Torino e comprende parti di due deserti, con due ecosistemi differenti le cui caratteristiche sono determinate principalmente dalla diversa altitudine, ovvero il Deserto del Mojave (più a nord) e il Deserto del Colorado (più a sud).
Le piccole montagne di San Bernardino, invece, attraversano il bordo sud ovest del parco.
L’area oltre che per il Joshua Tree, è nota per via dei numerosi affioramenti rocciosi, che sorgono isolati nel mezzo di una piana, noti come monadnock o inselberg e originati come conseguenza dell’azione di vulcani o di altri processi intrusivi, avvenuti qui milioni di anni fa.
È possibile pernottare in alcune zone del parco, ma è richiesta la prenotazione, inoltre è vietato l’utilizzo di fornelli da campeggio o l’accensione di falò e per campeggiare, bisogna rispettare il cosiddetto principio di non lasciare nessuna traccia del proprio passaggio.
Per lo stesso motivo non vengono ammesse biciclette all’interno delle aree naturali, mentre sono ammessi i cavalli, per i quali tuttavia occorre ottenere un permesso preventivo.
Ci sono anche diversi sentieri escursionistici all’interno del parco, compresi migliaia di percorsi brevi, per praticare l’arrampicata a tutti i livelli di difficoltà.
Anche se bisogna aggiungere che molti sentieri, sono stati chiusi al pubblico, a causa purtroppo dell’aumento degli atti di vandalismo, mentre altri sono chiusi solo temporaneamente, in modo tale da proteggere la fauna del luogo, in determinate stagioni.
Il parco in particolare è conosciuto anche per il birdwatching, infatti vi sono diversi spot, che consentono di osservare più di 250 specie di uccelli tipici del deserto, alcuni dei quali sono però transitori.
Infine Joshua Tree, rappresenta una località d’eccezione per gli appassionati di astronomia.
Di certo, un luogo icona della California, che è consigliato visitare.
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