Una trovata davvero curiosa quella adottata dal Museum of Fine Arts di Boston che ha deciso di assumere Riley, cucciolo di razza Weimaraner, per un compito ben preciso e della massima importanza, ovvero dovrà fiutare ed eventualmente stanare i parassiti presenti nelle nuove opere in arrivo o in quelle già presenti al fine di preservarne il valore.
Riley è adesso in una fase di addestramento diretta appunto alla conoscenza degli effetti deleteri che tarli, coleotteri e falene possono fare su cornici, libri, tavole e arazzi.
Perché è stata scelta proprio questa razza?
Il motivo principale è che questi cani hanno un fiuto molto sviluppato, di conseguenza sono molto utilizzati per la caccia e come cani poliziotto in operazioni contro il narcotraffico.
Inoltre, sono cani che riescono a sopportare bene la fatica e lavorano anche per lunghe ore di fila senza mai annoiarsi.
Riley rappresenta quindi il primo cane al mondo adottato da un museo per un compito del genere all’interno di un progetto in fase sperimentale che vuole dimostrare come non ci sia tecnologia che riesca a battere l’olfatto di questi animali.
C’è da aggiungere infatti che il museo di Boston da tempo utilizza delle misure per proteggere i suoi capolavori, ad esempio mettendo in quarantena i nuovi oggetti prima di esporli al pubblico, ma non esiste una vera e propria difesa contro le tarme.
Il museo custodisce una collezione immensa di ben 450.000 opere, alcune delle quali appartengono ad artisti illustri come Donatello, Degas e Van Gogh, di conseguenza è uno dei musei americani più visitati ogni anno.
Un patrimonio quindi inestimabile che continua a crescere attraverso l’acquisto di nuove opere e le numerose donazioni private ricevute.
Riley come un vero e proprio custode museale, inizierà a lavorare durante gli orari di chiusura, quindi i visitatori sono avvertiti: niente foto col cane!
Durata: 14 giorni / 12 notti
da € 2.890 - Voli inclusi
Durata: 14 giorni / 13 notti
da € 2.590 - Voli esclusi