Fu Cristoforo Colombo il primo europeo a metter piede sull’isola di Saint Barth nel 1493 e le donò un nome speciale: quello di suo fratello Bartolomeo.
Situata nelle piccole Antille dei Caraibi e abitata a quel tempo da indigeni dediti alla pesca, nel corso dei secoli successivi l’isola di Saint Barth ha assistito al passaggio di numerosi coloni: Svezia, Francia e Ordine di Malta si sono susseguiti negli anni e hanno lasciato il segno in piccoli dettagli. La capitale Gustavia ad esempio, si chiama così per il passaggio di Re Gustav. In seguito al referendum del 1878 l’isola di Saint Barth torna sotto il controllo della Francia che trasmette tradizioni, leggi e cultura: si ritrova nel profumo di baguette che si sente passando davanti alle boulangeries, nei piatti tipici della cucina francese, nello charme trasmesso dagli abitanti del posto, nell’atmosfera elegante che si percepisce in ogni angolo.
Oggi Saint Barth è un’isola per pochi perché la notevole popolarità data da stilisti, attori, modelle e fotografi, ha reso questo fazzoletto di terra una destinazione d’élite, dove i prezzi di ville affacciate sul mare raggiungono cifre astronomiche e dove gli hotel con meno di 4 stelle si contano sulle dita di una mano.
Saint Barth unisce un’anima selvaggia dove la natura crea dei panorami straordinari e mai visti al mondo e una vita notturna fatta di feste in spiaggia, spensieratezza e tanto, tanto divertimento per gli amanti del genere.