Un paradiso tropicale, battuto dai venti equatoriali, con cento chilometri di spiagge di sabbia rosa, acqua turchese e barriera corallina.
Tutto questo è Barbados, la più orientale delle isole caraibiche delle piccole Antille, chiamata così dai portoghesi per via degli alberi da ficus, Los Barbados, dalle radici somiglianti a vere e proprie barbe. Oltre alle insenature nascoste, alle spiagge lambite da maestose onde e ai parchi immersi nella natura incontaminata, ricca di foreste tropicali, paludi e piantagioni di canna da zucchero, Barbados è anche una meta ricca di cultura e di storia. “La piccola Inghilterra” dei Caraibi, mostra ancora oggi i segni del suo passato coloniale, nella lingua, nei costumi e nelle tradizioni, come il rito del thè delle cinque o le partite a cricket. Ciò, unito alle influenze africane lasciate dagli schiavi portati sull’isola ai tempi delle piantagioni di canna da zucchero, rende evidente il mix unico della cultura Bajan. Un intreccio che emerge anche dalla cucina e dalla musica locale, con i tipici soca e calypso.
È una meta splendida non solo per le sue spiagge e attrazioni meravigliose, bensì anche per chi al calar del sole desidera la movida e vitalità.
Sono infatti tantissime le occasioni per divertirsi e intrattenersi nelle sere isolane, magari dopo aver cenato in uno degli eleganti ristoranti cittadini o lungo la costa. “After dinner” c’è solo l’imbarazzo della scelta per continuare la serata nel migliore dei modi: dai beach bar, passando per locali, jazz e raggae club e musica dal vivo, discoteche, karaoke, cinema e teatri, nessuno potrà restare immune al fascino e all’energia notturna di Barbados, considerata una delle mete più frizzanti dei Caraibi.