Molto prima della fondazione degli Stati Uniti, la regione circostante i Grandi Laghi fu dimora di alcune delle popolazioni di Nativi americani più avanzate e potenti.
Alcuni dei siti archeologici più importanti del Nordamerica si trovano nel sud dell’Ohio e dell’Illinois, in cui la misteriosa civiltà “Moundbuilder” costruì le città più grandi ritrovate a nord del Messico.
La più significativa è quella di Cahokia. Più a nord, lungo il confine con il Canada, che attraversa i Grandi Laghi esattamente al centro, i Nativi americani si raggrupparono in diverse tribù dall’origine comune: Uroni e Ojibwe, a nord, e Fox, Shawnee e Menominee a sud e ovest avevano sviluppato una complessa rete di relazioni commerciali e culturali.
Dopo circa un secolo di contatto con gli europei, però, le popolazioni indigene un tempo numerose erano state decimate da malattie e guerre.
Le prime esplorazioni di questa regione del Nuovo Mondo furono intraprese dai francesi.
Partendo dalla loro colonia del Quebec, gli esploratori francesi vennero seguiti ben presto dai mercanti di pellicce, che barattavano utensili e armi con pelli di castoro.
Nello stesso periodo, i missionari gesuiti francesi iniziarono a creare avamposti commerciali, militari e religiosi.
Fino alla metà del 1700 la religione e il commercio di pellicce furono i principali punti di contatto tra gli indigeni e gli europei.
Gli insediamenti europei crebbero dopo la fine della guerra dei sette anni nel 1763.
Americani e inglesi acquisirono il controllo della regione e nel giro di qualche decennio Ohio, Indiana e Illinois, in precedenza territori di frontiera, divennero veri e propri stati. In seguito al completamento dell’Erie Canal nel 1825, e al miglioramento dei trasporti sui laghi, i coloni riuscirono a raggiungere anche le zone più remote del Michigan e del Wisconsin.
Nel 1858 il Minnesota fu l’ultimo degli stati della regione a entrare a far parte degli USA.
Se passate da Chicago, dovete assolutamente fare un salto al Navy Pier, l’attrazione numero uno della città. Scopritela insieme a noi!
Passaporto e visto I cittadini italiani e dei restanti paesi Ue, così come i visitatori della maggior parte dei paesi, non hanno bisogno di visto per visitare le Bermuda. Ricordiamo che il passaporto dovrà avere una validità residua di almeno sei mesi e occorre essere in possesso di un biglietto aereo di andata e ritorno […]