Sport
Molti americani sono appassionati di sport – e non solo di baseball e il calcio. In Alaska è possibile entrare in contatto con una parte della cultura sportiva americana che riguardano la neve, il ghiaccio, le montagne e i fiumi. Anchorage ha un gran numero di piste per lo sci da fondo allestite all’interno del nucleo urbano. Ci sono 169 km di piste da sci mantenute in città , alcuni dei quali sono raggiungibili dal centro (Mulcahy Stadium).
Oltre allo sci, è possibile assistere a partite di hockey sul ghiaccio oppure a corse con le slitte trainate da cani (Iditarod Trail Sled Dog Race).
Gastronomia
Senza dubbio, la cucina dell’Alaska è a base di salmone, dato che abbonda in quelle zone. Lo si può mangiare anche lungo la strada oppure nei ristoranti, condito con diverse salse, crudo o cotto alla brace.
Alcuni piatti tipici di queste zone sono:
BIRCH SYRUP: sciroppo ricavato dalle betulle che si usano per fare le canoe, simile allo sciroppo d’acero ma meno dolce.
SPAM: carne di maiale in scatola, viene cucinata assieme al mango e al paté di salmone.
SQUAW CANDY: caramelle della Squaw. In realtà si tratta di filetti di salmone essiccati: è un’impresa masticarli, si possono trovare in tutti i negozi di souvenir in sacchetti confezionati come le patatine.
HALIBUT BEER BITS: bocconcini di halibut immersi nella birra, impanati e fritti.
Ma la vera sfida sta nel MUKTUK, una squisitezza secondo gli abitanti del posto, di origine inupiat (la popolazione esquimese che vive oltre il circolo polare artico) preparata con il grasso di balena e ricoperto dalla pelle del cetaceo, ha l’aspetto di un budino gelatinoso.
Il vino si trova in pochissimi posti e ha un costo elevato, anche se la qualità lascia desiderare. Esistono nella zona di Anchorage delle piccole cantine nelle quali si ricava una specie di vino dalle fragole, dai mirtilli, dal rabarbaro e dai fiori di Epilobio.
Non mancano le birre e quelle alaskiane sono ottime. È possibile trovare ovunque il caffè sia americano che espresso. Per quanto riguarda le bevande alcoliche l’età legale per poterle bere è di 21 anni. Esistono però dei villaggi dove vivono i nativi chiamate ‘città secche’ dove è proibito il consumo dell’alcol, o ‘città umide’ dove è proibita la vendita di qualsiasi tipo di alcolico. Nelle altre città invece non è mai difficile trovare un locale o un negozio di liquori aperto, gli alaskiani dicono che solo il numero delle chiese supera quello dei bar, infatti, forse a causa del lungo e freddo inverno che debbono affrontare, in Alaska c’è il più alto tasso di alcolismo di tutti gli Stati Uniti.
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