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Località da visitare in Alaska

Sitka

Fondata dall’imprenditore russo Alexander Baranof nel 1799, Sitka fu capitale dell’America russa fino al momento della vendita dell’Alaska agli Stati Uniti, nel 1867. Ancora oggi l’influenza russa è chiaramente visibile. Il centro è dominato dalla St Michael’s Cathedral, chiesa russa ortodossa ricostruita nel 1966 dopo l’incendio che distrusse l’edificio originario del 1848. Ha molti oggetti d’artigianato russo, tra cui la Madonna di Sitka, cui si attribuiscono poteri di guarigione. Dietro St. Michael si trova il Sitka National a Historical Park, luogo in cui fu combattuta una battaglia di una settimana tra russi e indiani Tlingit, ne 1804. La zona è ricca di totem, mentre le rive sono lambite dolcemente dal Sitka Sound. Gli artigiani locali espongono le loro opere al centro culturale locale per tutta l’estate, quando il clima è caldo. l parco è un buon posto anche per scoprire la natura della zona. Lo stretto è ricco di isole, mentre il vulcano innevato Mount Edgecumbe, spesso paragonato al monte Fuji giapponese, si staglia maestoso all’orizzonte. L’Alaska Raptor Center, oltre il fiume Indian, protegge e cura aquile, gufi e falchi. Sitka ha anche una rete di sentieri e piste ciclabili.

Juneau

Juneau è probabilmente tra le capitali degli Stati Uniti quella che può vantare la posizione più affascinante. È anche la più isolata: non è collegata da strade al resto del mondo e neppure al resto dell’Alaska. Oltre ai residenti, la città ospita circa 900.000 turisti durante i mesi estivi (fine maggio-inizio settembre) ed è un importante snodo all’interno dell’Inside Passage. Compresso tra ripidi monti coperti di boschi e il Gastineau Channel, il centro della città alterna grattacieli moderni ad antichi edifici storici come il Red Dog Saloon e l’Alaskan Hotel. Il modo migliore per apprezzare appieno la bella posizione della città è una gita in funivia fino al Mount Roberts, da cui lo sguardo si estende fino al Gastineau Channel. L’Alaska State Museum, in centro, ha una bella collezione di artigianato russi e indigeno, oltre a maschere eschimesi. La sezione di storia naturale ha una ricostruzione del nido di un’aquila dalla testa bianca. All’estremità settentrionale della città, a 20 km dal centro, c’è il Mendenhall Glacier. Questo ghiacciaio ampio 2,5 km, in lento ritiro, fa parte del Juneau Icefield. Gli iceberg che si staccano da qui finiscono nel Mendenhall Lake. Un centro turistico sul lago espone pannelli che descrivono i movimenti delle masse glaciali. È il punto di partenza di percorsi che permettono di osservare da vicino il ghiacciaio. C’è anche la possibilità di praticare rafting.

Glacier Bay National Park

Glacier Bay è molto cambiata da quando l’esploratore inglese George Vancouver si fece strada attraverso l’lcy Strait nel 1794. Nei due secoli seguenti i ghiacciai si sono ritirati per circa 150 km, creando un magnifico passaggio con lunghe baie protetto da un parco di 13.354 kmq. Dai sei ghiacciai che arrivano all’oceano si staccano imponenti blocchi ghiacci che galleggiano in una baia popolata da megattere, focene e foche. Gran parte dei visitatori di Glacier Bay giunge qui a bordo delle navi da crociera, ma vi si può arrivare anche dal villaggio di Gustavus, raggiungibile da Juneau in autobus sul breve tratto di terraferma fino a Bartlett Cove e al Glacier Bay Lodge Da Bartlett Cove, il ghiaccia più vicino dista 60 km percorribili con un catamarano ad alta velocità sul quale un naturalista illustra la storia naturale della baia.

Skagway

Ultima tappa all’interno dell’Inside Passage per chi è diretto a nord, questa piccola cittadina turistica è circondata da alte cime. Nel 1897 migliaia di cercatori diretti ai filoni auriferi del Klondike giunsero qui solo per trovarsi di fronte un ostacolo quasi insormontabile: la Chilkoot Trail, lunga 53 km. Questa pista si inerpica per una salita a 45 gradi, detta “Golden Staircase” varca il White Pass e giunge alle sorgenti del fiume Yukon. Negli anni a seguire Skagway divenne un avamposto al di fuori della legge. A comandare nell’ombra era il famigerato affarista “Soapy” Smith, morto poi in un leggendario duello con un ufficiale della dogana di fronte alla City Hall. Oggi le sorti di Skagway sono legate allo sfruttamento turistico di questo passato turbolento. L’intero centro della città forma l’area protetta del Klondike Gold Rush National Historic Park, con edifici dalla facciata posticcia, saloon vecchio stile e l’insolita Arctic Brotherhood Hall, con una facciata decorata da oltre 8000 pezzi di legname di recupero. La White Pass & Yukon Route Railroad, in origine costruita sul White Pass come alternativa alla Chilkoot Trail, ora è un percorso turistico di tre ore fino al passo e ritorno.

Anchorage

Tra il Cook Inlet e le Chugach Mountains, Anchorage è la città principale dell’Alaska. Sebbene questo agglomerato urbano disposto lungo la costa sia considerato poco tipico dell’Alaska. vale la pena di visitare questa metropoli nordica, snodo dei trasporti e perno dell’economia dello stato. Gran parte del centro fu distrutto dal terremoto del Venerdì Santo del 1964: in quella circostanza la parte nord di 4th Avenue sprofondò di 3 m. L’Earthquake Park, a ovest del centro verso l’aeroporto, illustra la storia del terremoto. Uno dei più prestigiosi musei dell’Alaska, l’Anchorage Museum include esposizioni su storia dell’Alaska, scienza e cultura dei Nativi, oltre ad alcune delle più belle opere d’arte dello stato e l’lmaginarium Discovery Center. NelI’Alaska Native Heritage Center, attori in costume eseguono danze tradizionali. Un’intera sezione è dedicata alla ricostruzione di un villaggio di indigeni dell’Alaska, nei pressi di uno stagno. Il Portale Glacier si sta ritirando ed è ora distante dal centro turistico, 80 km a sud-est della città. Si può fare un’escursione in barca nel lago vicino al ghiacciaio. In marzo si tiene l’lditarod Trail Sled Dog Race, una gara di cani da slitta.

Seward

Tra le principali località della Kenai Peninsula, Seward è un affascinante borgo di pescatori all’interno della Resurrection Bay, circondata dalle bianche cime delle Kenai Mountains.Tra le sue caratteristiche più interessanti spicca l’Alaska SeaLife Center, dedicato alla fauna dell’oceano. Il pezzo forte del museo sono i tre enormi acquari che contengono pulcinella di mare, foche e leoni marini. Vasche più piccole ospitano granchi e piovre. mentre una sezione interattiva permette di vedere da vicino gli organismi che vivono nella fascia di marea. Seward si trova al centro del Kenai Fjords National Park, riserva di 2347 kmq, composta da costa ghiacciata. Dal gigantesco Hardy lcefield irradiano ghiacciai in tutte le direzioni, otto dei quali si estendono fino al livello del mare. Dal molo nel centro di Seward partono escursioni giornaliere lungo la costa del parco. Queste crociere in giornata sono anche un’ottima occasione per osservare balene, foche, leoni, marini, focene e grandi colonie di colorati pulcinella di mare sui promontori rocciosi. Il ghiacciaio più facilmente raggiungibile è l’Exit Glacier, dalla strada a 6 km a nord di Seward. AI termine della strada di accesso si trova un breve sentiero che attraversa un bosco di stenti alberelli che emergono in mezzo a una massa di ghiaccio azzurro scuro, simile a un fiume.

Homer

AI termine della Sterling Highway si trova Homer, deliziosa cittadina sull’oceano. La località fu scoperta da Homer Pennock, cercatore d’oro giunto qui nel 1896. Oggi è diventata un’allettante meta turistica. Il suo principale motivo di interesse è l’Homer Spit, una lingua di terra lunga 6,5 km che si estende all’interno della Kachemak Bay, di fronte alle belle Kenai Mountains. Una strada trafficata la percorre tutta, costeggiando spiagge, una serie di pittoresche barche da pesca, empori che vendono attrezzatura da pesca e animati ristoranti. Detta “la capitale mondiale dell’halibutt”, Homer è un importante centro per la pesca. Le barche per le escursioni affollano lo Spite e provvedono a fornire l’attrezzatura da pesca e utili consigli. Se si riesce a catturare un halibut, che arriva anche 90 kg di peso, si può chiedere di farselo surgelare e spedire a casa. La Fishing Hole dello Spit è un laghetto artificiale ricco di salmoni, che si pescano assai facilmente. La magnifica riserva del Kachemak Bay State Park, sulla sponda opposta della baia, ha numerose piste da trekking, la più nota delle quali porta al Grewingk Glacier.

Kodiak Island

Seconda isola degli Stati Uniti per dimensioni, la Kodiak Island si estende per 160 km all’interno del golfo dell’Alaska. Gran parte dell’isola è costituita da una fascia inaccessibile di foreste protette che costituiscono il Kodiak National Wildlife Refuge, con una superficie di 7690 kmq. L’isola è l’habitat naturale di circa 2500 orsi Kodiak, gli orsi bruni più grandi del mondo, che possono raggiungere misure record di 3 m di altezza e 675 kg di peso. Il centro turistico fornisce informazioni sui voli charter che portano fino ai migliori punti di osservazione. Gli abitanti dell’isola si concentrano per lo più nella città di Kodiak, sede della stazione della guardia costiera più grande del paese e della terza flotta di pescherecci degli USA. Il più antico edificio russo del Nordamerica, un deposito del 1808, è oggi sede del Baranov Museum. Il museo illustra la storia di Kodiak e possiede una splendida collezione di samovar, di kayak aleutini e di fotografie della città colpita da uno tsunami reato dal terremoto del 1964. Per conoscere l’industria ittica locale, seguite Shelikof Street oltrepassando il porto fino a giungere ai conservifici.

Alaska Peninsula

Dominata dall’Alaska Range, questa parte assai remota dello stato attira visitatori affascinati dalla fauna e dall’ambiente naturale. Nel 1912 avvenne qui la seconda più forte eruzione vulcanica registrata dagli storici, dovuta al Mount Novarupta. Un’area di oltre 1000 kmq fu coperta di polvere e pietra pomice fino a un’altezza di 210 m. L’esplosione fu udita fino a Seattle e il pulviscolo eruttato rimase nell’atmosfera per un anno. I 16.187 kmq del Katmai National Park comprendono l’area di maggior attività del vulcano. Testimonianza ne è la Valley of 10.000 Smokes, in cui continuano eruzioni di gas e polveri in un paesaggio lunare. Accanto al Katmai si trova il McNeil River State Game Sanctuary, meta ambita dai fotografi di tutto il mondo, che vengono qui per ritrarre gli orsi bruni che danno la caccia ai salmoni impegnati a risalire le McNeil River Falls. Alle cascate si accede con aerotaxi da King Salmon o da Homer.

Nome

Situata al limitare del mare di Bering e più vicina alla Russia che ad Anchorage, la cittadina prese questa denominazione quando un cartografo scrisse sulla mappa la domanda “Name”? Un suo collega, in seguito, mal interpretò l’annotazione trasformandola in “Nome”. Sebbene Nome non sia oggi che l’ombra di quello che fu in passato, rimane ancora una meta affascinante e molto apprezzata. Il cortese staff dell’ufficio informazioni turistiche è in grado di indicare le testimonianze del passato, come il Last Train to Nowhere, con i resti di locomotive abbandonate, o le draghe arrugginite dal tempo. Ci sono molti sentieri che si inoltrano all’interno della tundra desolata. Un’altra attività unica nel suo genere è cercare l’oro con il setaccio lungo la spiaggia.

Fairbanks

Circondata da un paesaggio subartico, Fairbanks è la seconda città dell’Alaska per grandezza e una delle più popolate del mondo a questa latitudine. Si trova a soli 241 km dal circolo polare Artico e qui il sole cala appena sotto l’orizzonte nel periodo del solstizio d’estate, il 21 giugno. Le lunghe ore di buio in inverno la rendono un’ottima località in cui osservare l’aurora boreale, fenomeno dovuto a elettroni e protoni spinti dal vento solare che producono strisce radiose di luce nel cielo. Fairbanks è nota anche per gli sbalzi termici, con una temperatura estiva che può superare i 32 °C e una invernale che scende a -15 °C. Il Morris Thompson Cultural and Visitor Center fornisce informazioni e ha ottime esposizioni sulla storia della regione. L’University of Alaska Museum of the North è dedicato alla storia naturale e all’arte. Il Pioneer Park conserva edifici storici provenienti da tutta I’Alaska nel tentativo di ricostruire una cittadina del periodo della corsa all’oro, sulla sponda del fiume Chena. Ogni sera, d’estate, il Pioneer Park è sede di una rivista musicale con ballerine in costume d’epoca.

Wrangell-St. Elias National Park

Il Wrangell-St. Elias National Park è il più grande parco nazionale degli USA (sei volte più grande di quello di Yellowstone) e si estende per 52.500 kmq nell’angolo sudorientale dell’Alaska continentale. Dominato dalle Wrangell Mountains di origine vulcanica e dalle vette coperte di ghiacciai della St. Elias Range, il parco vanta nove delle 16 cime più alte degli USA. Dichiarato sito patrimonio mondiale dall’UNESCO nel 1992, il parco contiene vecchi centri minerari, come la cittadina di Mccarthy.

Denali National Park

La principale attrazione turistica dell’Alaska è il Denali National Park, che ha una superficie di 24.281 kmq. Il Mount McKinley, con i suoi 6194 m, è la cima più alta del Nordamerica e domina il paesaggio del parco. Sovrasta di circa 3000 m le montagne circostanti. Il parco è ricco di vita animale: grizzly, alci e caribù. A luglio la tundra si copre di fiori selvatici. Una sola strada si inoltra all’interno del Denali, attraversando un paesaggio molto vario, tra grandi pianure e alti passi di montagna. Nei pressi del centro informazioni turistiche si trovano diversi sentieri per escursioni. In alternativa si può provare a usare la slitta trainata dai cani, il rafting sul fiume Nenana o ammirare il panorama del Mount McKinley dall’aereo.

Cosa fare
Gran parte dell’Alaska è terreno demaniale e lo stato è quindi un vero paradiso per gli escursionisti, patiti di pesca e amanti delle attività all’aperto. Trekking, scalate, sci, rafting, kayak e osservazione delle balene sono alcune delle possibilità.

Chi ama gli sport estremi non deve perdersi il rafting sul fiume Nenara, lungo il confine orientale del parco. Il parco è aperto da metà maggio a metà settembre e offre un bus navetta per raggiungerlo ( da prenotare in anticipo). Alcuni effettuano il ritorno dall’Eilson Visitor Center, che offre un bel panorama del Mount McKinley. Altri proseguono fino al Wonder Lake a 40 km dal monte. Il viaggio di andata e ritorno dura 13 ore (150km).

Molti uffici del turismo danno informazioni sulle vacanze all’aria aperta in tutta l’Alaska.

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