L’isola di St. Thomas è famosa per le viste mozzafiato, alcune delle più pittoresche dei Caraibi. I visitatori possono ammirare tra l’altro il Drake Seat che si affaccia sul Drake Passage – il canale dove Sir Francis Drake navigò attraverso le Isole nel lontano 1500 – e il Valdemar Hill.
Un tuffo nel passato tra pirati ed antiche leggende, facendo un salto al Castello di Barbanera. Originariamente nota come “Skytsborg” questa torre è considerata la struttura più antica delle Isole Vergini Americane. In stile medievale, nota come il domicilio del pirata ottocentesco, ora fa parte di uno dei principali alberghi dell’isola, con appartamenti per coppie in viaggio di nozze. È la sola torre fortificata del diciassettesimo secolo di tutti i Caraibi. Nonostante non ci siano prove della presenza dei pirati, questa struttura affascina gli appassionati di pirateria. Il sito è oggi incluso nel National Register of Historic Places.
Il Bleackbeard’s Castle è situato in cima ai Novantanove Gradini, una delle famose gradinate risalenti ai primi del settecento, all’epoca del dominio Danese. Costituivano il modo più facile di salire e scendere le ripide colline.
Una tappa immancabile del passato coloniale dell’Isola è l’Hotel 1829, un tempo abitazione borghese del centro storico di Charlotte Amalie. Definito il gioiello di King’s Quarter, rappresenta la più grande abitazione del quartiere antico della cittadina. Costruita da Alexander Lavalette, un ricco mercante Francese, è strutturata ad “U” con una fantastica corte ottocentesca e uno scalone di benvenuto West Indian style.
Proprio di fronte all’Hotel, c’è la Haagensen House, il Palazzo storico di Charlotte Amalie, testimonianza del passato mercantile dell’Isola. Originariamente apparteneva ad un ricco banchiere Danese, arrivato da Copenhagen come consulente ufficiale per la Banca di St. Thomas e che qui rimase con moglie e prole. Stile residenziale, frontoni su porte e finestre per un revival di classicità greca che sorprende.
Oggi, 5 stanze del Palazzo sono curate dal St. Thomas Historical Trust e aperte al pubblico; una buona opportunità per conoscere stili e abitudini della ricca borghesia isolana.
Continuando il percorso dei siti storici dell’isola si può ammirare il Forte Christian, una delle strutture più antiche delle Vergini Americane. La sua costruzione, cominciata nel 1672 fu portata a termine nel 1678. In passato ospitava l’intera colonia di St. Thomas ed oggi è sede del Virgin Island Museum dove antiche mappe tracciano la storia dell’isola. Il forte fu costruito per proteggere l’isola dalle flotte delle nazioni europee nemiche che incrociavano nei Caraibi.
Il Palazzo del Governo, sulla Governement Hill, centro della vita ufficiale di St. Thomas fin dalla sua costruzione intorno al 1860, è uno dei siti storici più popolari tra quelli che dominano le colline dell’isola. Oggi residenza del Governatore delle Isole Vergini Americane è aperto al pubblico che ne può visitare i primi due piani.
Sempre sulla Governement Hill sorge la casa di Peter von Scholten, Governatore generale delle Indie Danesi Occidentali. Costruita nel diciottesimo secolo e ora residenza privata, la Crown House è la splendida struttura abitata da Von Scholten fino al 1822 quando il Governatore si trasferì a Christiansted a St. Croix, successivamente capitale delle Vergini Americani.
Il Palazzo Legislativo, edificato nel 1847, durante il dominio danese, è attualmente sede del Senato delle Isole Vergini americane. I primi due piani sono aperti al pubblico e si può persino assistere ad una seduta parlamentare.
Rimanendo sulla Governement Hill, il Seven Arches Museum offre uno sguardo a ritroso nel tempo fino al 18esimo secolo, uno scorcio di vita tipico degli antenati Danesi che abitarono l’isola. Completamente ristrutturata e arredata in stile coloniale Danese, questa abitazione, un tempo privata con cucina e zona per gli schiavi offre uno spaccato dello stile di vita e delle abitudini delle colonie.
Affacciata sulla spiaggia incontaminata e le acque cristalline della baia di Charlotte Amalie, sorge la Sinagoga di B’racha V’shalom Uv’gimilut Hasadim, che significa “Atti di Benedizione, Pace e Amore”. E’ una delle strutture religiose più belle delle Vergini. La comunità ebraica e la congregazione locale, le cui origini risalgono al VII sec, portò a termine la sinagoga nel 1833. I membri della sinagoga continuano a preservare la struttura: i visitatori che entrano nell’edificio possono godere tutt’oggi della magnificenza della struttura originaria con le colonne Ioniche e le panche di mogano così come la pavimentazione di sabbia. L’Altona Cemetery è uno dei due cimiteri storici di proprietà della Congregazione Ebraica di St.Thomas. In anni recenti la Congregazione ha dato inizio ad un sistematico restauro dei due cimiteri. I curatori dell’iniziativa sono stati Katina Coulianos ed Ella ed Archie Ogden, che vi hanno dedicato ore di lavoro e passione personale. L’Altona Cemetery è attualmente gestito dalla Congregazione Ebraica.
Il Centro Reichhold per le arti è invece un teatro all’aperto (ma parzialmente coperto) molto bello; la programmazione comprende spettacoli che vanno dal jazz al folclore, dal balletto alla musica sinfonica, spesso con la partecipazione d’artisti internazionali in tournée. Ogni rappresentazione prevede biglietti speciali per i turisti.
Durante la passeggiata alla scoperta di St. Thomas non si possono dimenticare i luoghi caratteristici della storia più recente, come ad esempio il Mountain Top: la più antica e la più “alta” attrazione di St. Thomas, in cima al St. Peter Mountain, a circa 500 metri d’altezza. Negli anni ’40 era stato un punto strategico di comunicazione per il governo Statunitense; oggi rappresenta la tappa turistica più gettonata dell’ Isola, con più di 100.000 visitatori ogni anno. Da queste altezze, si può godere della veduta spettacolare su Magen’s Bay, Mohogany Rum Golf Corse e sulle altre Trenta isole dell’arcipelago. Ma non è tutto! In cima vi aspetterà il famoso “daiquiri alla banana”. E’ dal 1960, infatti che questo luogo offre ai visitatori il cocktail a base di rum locale, zucchero di canna e banana, che continua a tentare centinaia di visitatori. Sempre in cima, troverete un mini villaggio per lo shopping e un ristorante con vista mozzafiato sulle acque più belle dei Caraibi.
Scenari da favola anche sullo Skyride Paradise Point, una funivia che salendo per 700 metri giunge su una delle più spettacolari vedute dei Caraibi: Charlotte Amalie, tutta in un colpo d’ occhio, con il suo porto e i suoi tetti coloniali. L’escursione dura 15 minuti e arrivando in cima il divertimento continua tra locali e bar, shopping, e curiosi intrattenimenti: non mancate, per esempio, il buffo show dei pappagalli che girano su mini biciclette tra equilibrismi e risate collettive.
E’ possibile percorrere l’Emancipation Garden, così denominato in ricordo dell’emancipazione degli schiavi, ufficialmente proclamata il 3 luglio del 1848 dal Governatore Peter von Scholten; o ancora fare un salto al St. Thomas Market Square, in passato uno dei più popolari mercati di schiavi delle Indie Occidentali. Oggi è ancora attivo per gli isolani, che vi confluiscono da tutta l’isola per vendere frutta e verdura fresche. Provate un genip, un frutto che si mangia aprendo la buccia e succhiandone dal nocciolo la polpa agrodolce.
Facendo un tuffo in mare gli appassionati di immersioni hanno la possibilità di visitare il relitto della Cartanser Junior, una nave da carico di 60 metri della Prima Guerra Mondiale, che è stato spostato dal Canale Gregory al largo di Buck Island. E’ adagiato sul fondo di un’insenatura riparata, a 12 metri di profondità, in un mare limpidissimo.
Cosa fare
Ciascuna isola offre un assortimento di attività legate in particolare alle spiagge e al mare.
L’ isola di St. Thomas ha le migliori spiagge dei Caraibi tra cui quella più famosa è la Magens Bay, mentre nella parte meridionale dell’isola si trova la più tranquilla Limetree Beach ideale per giocare a frisbee.
A ovest della Magens Bay si trova la Hull Bay ideale per praticare il surf.
I surfisti potranno infatti sfruttare le alte onde del tratto che si estende dalla costa settentrionale di St. Jhon a quella orientale di St. Thomas.
La bella Cruz Bay collocata sull’isola di St. John, invece è il posto preferito dai fotografi che sono alla ricerca di sfondi esotici nonché qui è possibile praticare lo snuba uno sport a metà strada tra l’immersione e lo snorkelling; chi lo pratica, lo snuber, è attaccato, attraverso un lungo tubo, ad una bombola di ossigeno che permette la respirazione.
Il Virgin Islands National Park sulla medesima isola, offre escursioni su sentieri rocciosi e ripidi, alcuni dei quali attraversano le piantagioni di canna da zucchero e raggiungono tre vette, tra cui quella più alta è la Bordeaux Mountain che raggiunge i 385 m di altitudine.
Le vere e proprie immersioni ed esplorazioni sottomarine si consiglia di effettuarle al largo della costa nord-orientale di St. Croix, dove si trova la barriera corallina di Buck Island.
Infine, coloro che preferiscono visitare le isole in barca possono affittare un’imbarcazione nel porto di Red Hook sull’isola di St. Thomas, a Christiansted sull’isola di St Croix, e alla Cruz Bay sull’isola St John.
I primi abitanti dell’isola furono gli indigeni Arawak o Taino. Le prima tracce di insediamento si registrano tra il 1000 e il 1400 a.C. Cristoforo Colombo sbarcò sull’isola nel 1494, approdando a Discovery Bay, fra Ocho Rios e Montego Bay. Descrisse la nuova scoperta come «la più bella isola che occhio umano abbia mai veduto» […]
Passaporto e visto Per visitare la Giamaica è necessario un passaporto con almeno 6 mesi di validità residua. Il visto d’ingresso è richiesto solo per una permanenza superiore ai 90 giorni e viene concesso allegando alla domanda un’autocertificazione che dimostri di possedere i mezzi economici necessari per affrontare le spese di soggiorno e una copia […]