Cultura
Il contesto culturale è formato da un mix di etnie e nazionalità diverse con un innato senso di ospitalità, conta circa 104.000 abitanti. L’Arubano moderno ha generalmente antenati di origini diverse: Indiani Caquetio, Africani e Europei.
La forte economia arubana, le eccellenti condizioni di vita e un clima favorevole tutto l’anno continuano ad attrarre persone da tutto il mondo. Ad oggi, sull’isola si contano 79 nazionalità diverse che lavorano e vivono insieme pacificamente.
Religione
La maggior parte degli abitanti di Aruba è di religione cattolica. Ma così come così tante nazionalità diverse vivono insieme armoniosamente, anche le differenze religiose non sono un problema. I turisti sono i benvenuti alle celebrazioni, tenete presente che il servizio è recitato in Papiamento e talvolta in inglese.
Popolazione
A causa del suo suolo arido e povero, Aruba non fu interessata, al contrario delle altre isole caraibiche, dallo sviluppo delle piantagioni e dello sfruttamento degli schiavi, quindi non vi fu immissione di popolazione di origine africana. Nel 1515, gli spagnoli però deportarono l’intera popolazione isolana a Hispaniola (Haiti), utilizzandola come manodopera nelle miniere di rame; con l’esaurimento delle miniere, a gran parte degli abitanti originari fu concesso di far ritorno ad Aruba.
Gli olandesi, subentrati agli spagnoli, fecero promozione presso gli indigeni Arawak dell’allevamento del bestiame: in seguito a ciò l’isola divenne un importante centro di produzione di derrate alimentari per il rifornimento degli altri possedimenti olandesi nei Caraibi.
Sebbene ad Aruba non vi siano più indigeni puri, buona parte della popolazione (come si nota dai tratti somatici) può vantare, una sostanziale discendenza Arawak. La maggioranza della popolazione (oltre l’80%) è infatti frutto di matrimoni misti tra arawak ed europei. In tempi recenti la richiesta di lavoratori per l’industria turistica ha alimentato un considerevole flusso immigratorio dalle altre isole caraibiche e dalle vicine coste sudamericane. Di norma la immigrazione permanente dall’esterno e dai Paesi Bassi sono regolamentate.
Benché l’olandese costituisca la lingua ufficiale, l’idioma più parlato ad Aruba è il papiamento, un creolo-portoghese con influssi spagnoli, africani e neerlandesi. Per ragioni geografiche, lo spagnolo e l’inglese sono conosciuti da molti isolani, i quali spesso possono vantare una conoscenza più o meno vasta di ben quattro lingue.
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